— Teatro Massimo

Il Teatro del Sole nel centro di Palermo

Un tripudio di arte e storia al Cassaro, il cuore di Palermo, vicino piazza Pretoria

Palermo Gallery Art & Suites si trova nei pressi di una delle piazze più affascinanti e importanti del centro storico di Palermo, piazza Villena, meglio conosciuta come i Quattro Canti di città.
Qui si incrociano via Maqueda e via Vittorio Emanuele, un tempo via del Cassaro, la più antica strada di Palermo che in epoca fenicia collegava il porto alla necropoli e che dalla dominazione araba alla seconda metà del ‘500 fu l’arteria principale della città.

Il progetto della piazza cominciò a prendere forma nel 1611, ma ci vollero altri dieci anni perché la piazza dei Quattro Canti venisse completata e rappresentasse per i palermitani il nuovo cuore del centro urbano. Di certo, nacque per dare un’impronta moderna e rinascimentale a una città che ancora rimaneva ancorata allo stile arabo-normanno, gotico e barocco.
Con l’apertura della “strada nuova”, intitolata al duca di Maqueda Bernardino di Cardines, e all’ammodernamento del Cassaro nacquero i quattro mandamenti di Palermo che dividevano la città in quattro importanti zone: il Capo, l’Albergheria, la Kalsa e la Loggia. In questo luogo straordinario, prende forma l’Ottagono Villena, denominato anche Ottagono o Teatro del Sole. 

I Quattro Canti di Palermo, raggiungibili dal Palermo Gallery percorrendo le vie dello shopping e oltrepassando Piazza Verdi e il teatro Massimo, restano senza dubbio un raro esempio di architettura moderna perfettamente inserita nella storia e nella bellezza poliedrica che caratterizza una città come Palermo.

— Il "magico" numero quattro, unione tra umano e divino

I Quattro Canti di città della Palermo nuova, distinti dai Quattro Canti di campagna della piazza Marchese di Regalmici in cui si incrociano via Mariano Stabile e via Ruggero Settimo, rappresentano l’incontro tra umano e divino, guidando lo sguardo dall’alto verso l’alto secondo un principio di ascensione che porta dalla terra al cielo.
Quattro sono i quartieri che avvolgono la piazza e quattro le stagioni rappresentate dalle splendide statue di Venere, Eolo, Bacco e Cerere. Quattro sono anche le sante protettrici della città, Agata, Oliva, Ninfa e Cristina, e quattro i re spagnoli che fecero grande Palermo, Carlo V e i tre Filippi II, III e IV. Quattro come i quartieri, come le stagioni, come gli elementi della Terra, ma anche come i fiumi della città antica, come i re e le sante di Palermo. Uno splendido esempio di architettura classica, dorica, ionica e corinzia che dall’alba al tramonto regala atmosfere uniche.
L’architettura dei Quattro Canti, in una struttura perfettamente circolare che avvolge il nucleo del centro di Palermo, presenta i quattro cantoni delle facciate realizzati in marmo Billiemi sovrapposti ai tre ordini dorico, ionico e corinzio su cui si ergono gli stemmi reale, senatorio e viceregio.
Le quattro fontane rappresentano con fierezza i quattro antichi fiumi che scorrevano nella città di Palermo, il Papireto, il Kemonia, l’Oreto e il Canale Passo di Rigano. Il fiume Oreto che sorge nella florida Conca d’Oro e che ancora scorre nella Valle dell’Oreto conserva l’anima del fiume d’Oriente Kemonia, mentre il Papireto scorre ancora oggi sotto alcune strade di Palermo giungendo libero fino al mare. Esiste anche un Quinto canto, che si affaccia su via Vittorio Emanuele e fa parte del quartiere dell’Albergheria e della Chiesa di San Giuseppe dei Teatini.
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